Eccoci, è arrivata la primavera del 2012.
Mi piace il cambiamento evidente di ogni giorno: le ore di luce, giorno dopo giorno sono sempre di più e le temperature aumentano. Si moltiplicano i cinguettii degli uccellini ed i fiori che sbocciano. In un verde giardino, da qualche giorno sbocciano uno dopo l’altro dei magnifici narcisi. Cosi belli che oggi non ho resistito e li ho fotografati. Il magnifico color giallo è intenso come il profumo che emanano, peccato non poterlo far sentire qui.
Non solo oggi inizia la primavera, ma è anche la giornata mondiale in cui si celebra la poesia; pertanto concludo riportando le parole di una delicata poesia che ha come soggetto proprio i narcisi: “The Daffodils” di William Wordsworth.
The Daffodils.
William Wordsworth
I wandered lonely as a cloud That floats on high o'er vales and hills, When all at once I saw a crowd, A host, of golden daffodils; Beside the lake, beneath the trees, Fluttering and dancing in the breeze. Continuous as the stars that shine And twinkle on the Milky Way, They stretched in never-ending line Along the margin of a bay: Ten thousand saw I at a glance, Tossing their heads in sprightly dance. The waves beside them danced, but they Out-did the sparkling waves in glee: A Poet could not but be gay, In such a jocund company: I gazed--and gazed--but little thought What wealth the show to me had brought: For oft, when on my couch I lie In vacant or in pensive mood, They flash upon that inward eye Which is the bliss of solitude; And then my heart with pleasure fills, And dances with the daffodils. | Vagavo solitario come una nuvola Che galleggia in alto sopra valli e colline, Quando contemporaneamente vidi una folla, Una moltitudine, di dorati narcisi; Accanto al lago, sotto gli alberi, Svolazzando e danzando nella brezza. Continui come le stelle che brillano E scintillano sulla Via Lattea, Si stendevano in una linea senza fine Lungo il margine di una baia: Diecimila ho visto a colpo d'occhio, Scuotendo le loro teste in una danza gioiosa. Le onde accanto ad essi ballavano, ma loro superavano le scintillanti onde in allegria: Un poeta non poteva che essere felice, In tale gioconda compagnia: Guardavo fisso - guardavo fisso - ma un piccolo pensiero Che ricchezza lo spettacolo mi aveva portato: Spesso, quando sul mio divano mi sdraio distratto o pensieroso, Essi balenano su quell'occhio interiore Qual è la beatitudine della solitudine; E poi il mio cuore si riempie di piacere, E danza con i narcisi. |
A presto.
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