mercoledì 21 marzo 2012

E’ arrivata la primavera

Eccoci, è arrivata la primavera del 2012.
Mi piace il cambiamento evidente di ogni giorno: le ore di luce, giorno dopo giorno sono sempre di più e le temperature aumentano. Si moltiplicano i cinguettii degli uccellini ed i fiori che sbocciano. In un verde giardino, da qualche giorno sbocciano uno dopo l’altro dei magnifici narcisi. Cosi belli che oggi non ho resistito e li ho fotografati. Il magnifico color giallo è intenso come il profumo che emanano, peccato non poterlo far sentire qui.
Non solo oggi inizia la primavera, ma è anche la giornata mondiale in cui si celebra la poesia; pertanto concludo riportando le parole di una delicata poesia che ha come soggetto proprio i narcisi: “The Daffodils” di William Wordsworth.

narciso
The Daffodils.
  William Wordsworth
I wandered lonely as a cloud
That floats on high o'er vales and hills,
When all at once I saw a crowd,
A host, of golden daffodils;
Beside the lake, beneath the trees,
Fluttering and dancing in the breeze.

Continuous as the stars that shine
And twinkle on the Milky Way,
They stretched in never-ending line
Along the margin of a bay:
Ten thousand saw I at a glance,
Tossing their heads in sprightly dance.

The waves beside them danced, but they
Out-did the sparkling waves in glee:
A Poet could not but be gay,
In such a jocund company:
I gazed--and gazed--but little thought
What wealth the show to me had brought:


For oft, when on my couch I lie
In vacant or in pensive mood,
They flash upon that inward eye
Which is the bliss of solitude;
And then my heart with pleasure fills,
And dances with the daffodils.
Vagavo solitario come una nuvola
Che galleggia in alto sopra valli e colline,
Quando contemporaneamente vidi una folla,
Una moltitudine, di dorati narcisi;
Accanto al lago, sotto gli alberi,
Svolazzando e danzando nella brezza.


Continui come le stelle che brillano
E scintillano sulla Via Lattea,
Si stendevano in una linea senza fine
Lungo il margine di una baia:
Diecimila ho visto a colpo d'occhio,
Scuotendo le loro teste in una danza gioiosa.


Le onde accanto ad essi ballavano, ma loro
superavano le scintillanti onde in allegria:
Un poeta non poteva che essere felice,
In tale gioconda compagnia:
Guardavo fisso - guardavo fisso - ma un piccolo pensiero
Che ricchezza lo spettacolo mi aveva portato:


Spesso, quando sul mio divano mi sdraio
distratto o pensieroso,
Essi balenano su quell'occhio interiore
Qual è la beatitudine della solitudine;
E poi il mio cuore si riempie di piacere,
E danza con i narcisi.

La traduzione è letterale, spero che renda giustizia all’originale.
A presto.

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